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Simone Bellucci

Artista contemporaneo

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La biografia del pittore Simone Bellucci

Tutto e cominciato con i disegni a matita per poi passare all’ acrilico, la tempera, pastelli a cera, gessi, pennarelli, pennelli, spatole, digitale ed in fine, ho voluto sperimentare anche l’odore particolare dei colori ad olio.

L’astrattismo è stata la corrente artistica che come una calamita mi ha attirato verso la pittura, gettando su di me luci ed ombre del panorama artistico.

Opere realizzate

Adoro la pittura astratta perché secondo me, di fatto non esiste, non si può copiare, né fotografare è solo qualcosa che in un primo momento si trova nella mente dell’artista, ma soprattutto nelle sue mani, nel suo cuore, nel modo di percepire un emozione..

É il prodotto di un pensiero che non si può vedere se non dopo che è stato dipinto o disegnato da colui che lo sta creando.

Questa si può dire che sia stata la mia partenza.
L’ apripista verso le conoscenze dell’arte..

Ho riportato i miei disegni e composizioni di colore su tele sempre più grandi per aumentare la massima espressione astratta che si genera soprattutto sulle grandi dimensioni.
ln concomitanza ho lavorato sempre più alla realizzazione di opere in formato digitale.

Molto presto però mi accorgo della vastità di opere che si possono trovare sul mercato e mi rendo subito conto che per potersi distinguere, c’ è bisogno di qualcosa di originale.
Qualcosa che c’è ma non c’è.

La mia ricerca artistica sarà improntata pertanto verso la scoperta di qualcosa di nuovo più che sullo studio di qualcosa del passato.

 

Ho riportato i miei disegni e composizioni di colore su tele sempre più grandi per aumentare la massima espressione astratta che si genera soprattutto sulle grandi dimensioni.
ln concomitanza ho lavorato sempre più alla realizzazione di opere in formato digitale.

Molto presto però mi accorgo della vastità di opere che si possono trovare sul mercato e mi rendo subito conto che per potersi distinguere, c’ è bisogno di qualcosa di originale.
Qualcosa che c’è ma non c’è.

La mia ricerca artistica sarà improntata pertanto verso la scoperta di qualcosa di nuovo più che sullo studio di qualcosa del passato.

 

Un giorno, con una foto scattata durante una passeggiata, comincia il mio percorso di rilettura “Chirale” dell’immagine con le opere che entreranno a far parte di un nuovo filone artistico: “Nuove prospettive“.

“L’ARTE DI SIMONE BELLUCCI – LOOP”
la critica di Anna Soricaro.